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Di Lieto Sergio

Chi è Sergio Di Lieto?

60 anni da poco, faccio l’imprenditore da 35 anni, dopo un periodo di lavoro dipendente con gioia e dolori. Faccio il mio lavoro, mi difendo, ho la mia attività che consente di avere dei dipendenti, quindi offrire anche lavoro ad altre persone. È un buon ambiente dove prima del lavoro viene lo stare bene insieme. Abbiamo un clima familiare all’interno dell’azienda, anche perché sono le stesse persone che lavorano con me da 20, 25 anni . Quindi i rapporti sono diversi. Non sono solo rapporti di lavoro ma anche rapporti amicali. Mi sono stati molto vicini nei momenti critici, perché tutte le aziende hanno momenti critici nel loro percorso, e questa è una cosa che non dimentico.

Qual è stato il tuo primo lavoro?

Ho iniziato come “Flying courier” in DHL e tutti i giorni prendevo l’aereo e andavo a Milano. Portavo documenti bancari esteri che poi dovevano essere stornati dalle banche di origine. Il pomeriggio arrivavo a Milano. C’era un’altra collega che da lì prendeva questi sacchi, che viaggiavano come bagaglio, e la sera me ne rientravo.

Come hai deciso di diventare imprenditore?

Il lavoro di Flying courier è durato un anno, poi ho svolto vari lavori all’interno. Ho cambiato società da DHL a FedEx e, successivamente, mi ha contattato l’agente generale per l’Italia di un corriere giapponese e mi ha proposto di aprire la filiale a Napoli. Così ho cominciato un’attività un po’ da dipendente e un po’ da imprenditore perché ho dovuto mettere in piedi la filiale napoletana di questo corriere giapponese. E dopo qualche anno mi sono messo in proprio diventando agente di questa società e da lì è cominciato il percorso imprenditoriale.

Col tempo hai diversificato le tue attività occupandoti anche di e-commerce

Sì l’idea nasce nell’anno 2000: logistica applicata alle commerce. Faccio fare un portale, si chiamava Cnosso.it, dal palazzo di Cnosso che a Creta era una sorta di città all’interno di un palazzo, all’interno del quale c’erano negozi elettronici, Scaturchio, Augustus, Enoteca S. Carlo, tutte eccellenze. Chi entrava comprava la mozzarella di Augustus, la pastiera di Scaturchio e riceveva una sola spedizione. Possiamo dire che in tempi non sospetti, visto che non esisteva ancora, quello già era Amazon. Era non solo uno sforzo economico ma anche uno sforzo relativo ai tempi di lavoro che si sommavano a quelli dell’attività di spedizioni. Poi ci sono stati problemi con la società che faceva la spedizione e con una vecchia compagine societaria che mi hanno portato a distogliermi da questa cosa e con grande rammarico abbandonarla. Ma l’idea è rimasta dentro, tanto è vero che qualche anno fa ho messo in piedi una nuova società dedicata all’e-commerce dove trovi soprattutto prodotti gastronomici della nostra terra. Il prodotto fresco, la pastiera, la sfogliatella, la mozzarella, la provola, i liquori particolari gestiti ovviamente dalla società di spedizione. Tutti fornitori di qualità, ovviamente. Come ho sempre fatto sui trasporti, dove grazie ad accordi con i big del settore, riesco a dare il miglior servizio, sulla migliore tratta, al prezzo giusto e spesso più basso dei vettori principali. In caso di necessità, posso dirottare il mio traffico su un altro corriere e quindi mantenere una qualità di servizio sempre molto alta. La stessa regola l’ho applicata sull’e-commerce per cui scelgo fornitori che mi garantiscono qualità.

In questo momento della tua vita quanto ti senti felice?

Eh, bella domanda, da un punto di vista personale non moltissimoperché l’attività lavorativa mi ha tolto troppo tempo da poter dedicare alla moglie e ai figli che resta una cosa basilare della nostra vita. Però ti rendi conto che non ci sei tu dalla mattina fino alla sera, diventa difficile portare avanti l’azienda.

Cosa vorresti lasciare ai tuoi figli in termini umani?

L’onestà e la perseveranza.

Cosa vorresti fare da grande?

Il pensionato. Mi piacerebbe girare il mondo.

Pensi che il tuo mondo, quello delle spedizioni si evolverà ancora?

La logistica giocherà un ruolo fondamentale, si tenderà sempre più ad essere società commerciali, a produrre just in time e ad allocare magari parti di produzione presso società di logistica che con un costo variabile provvedono poi alle spedizioni, allo stoccaggio, alla lavorazione qualunque essa sia. A volte anche mettere insieme dei gadget in una scatola è una lavorazione. Oggi una qualsiasi società ha un dipendente fisso. Domani potrebbe avere il dipendente variabile, quindi lo spostamento dei costi da fissi a variabili.
Rivolgendoti ai giovani che stanno preparandosi ad affrontare il mondo del lavoro, che consiglio daresti?
Studiate con grande applicazione. Fare delle esperienze presso delle aziende è positivo. Tali esperienze devono essere piccole e brevi perché non vi devono distogliere dallo studio, che deve essere continuo.

Che consiglio daresti a chi vuole aprire un’azienda di spedizioni?

Fare esperienza, se qualcuno vuole aprire una società del genere deve avere un minimo di esperienza maturata. E poi la formazione, la conoscenza e l’applicazione sul progetto.
Quindi fare tesoro di tutte le esperienze negative e positive per metterle in pratica e per accrescere il tuo bagaglio ai fini di un’azienda ottimale.
Il nostro progetto, per il secondo anno, si lega al corso di Economia Etica del professore Briganti, della Federico II. In che modo, l’eticità potrà entrare nel tuo contesto?
Secondo me tante persone non cambiano. Quindi l’eticità deve partire dall’educazione scolastica. Partiamo dalla scuola e formiamo le persone, formiamo le coscienze da bambini e
14allora probabilmente avremo delle persone che da adulti saranno eticamente più professionali e più attente.

Grazie Sergio.

Grazie a voi.

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