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D’Angelo Patrizia

Chi è Patrizia?

Una donna di 50 anni, un’imprenditrice, che ho deciso di mettersi in attività da più di vent’anni, perché ho capito che nella vita, in cui ho sempre lavorato, devo fare di testa mia, perché non amo essere indirizzata. Ha il vizio di dire sempre quello che penso, anche se con diplomazia, questo però a volte mi porta ad essere una persona scomoda.

Sei una persona autentica e indipendente

Si, io sono quella che vedete, non ho filtri, perché non so fingere, nei miei occhi si legge quello che penso. Oggi sono una donna che fa un lavoro che adoro e svolgo con passione, sono sempre alla ricerca di cose nuove per il mio lavoro. Io mi occupo di forniture di abiti da lavoro, sia da catalogo che da produzione Made in Italy e tutti i dispositivi di protezione individuale. Nel mio mondo c’è sempre bisogno di essere sempre aggiornati sui tessuti e le nuove norme che regolano i DPI; infatti, sono in continua evoluzione.

Raccontaci della tua infanzia e come di sei formata

Vengo da una famiglia modesta ma onesta. Mio padre ha fatto il cuoco con grande passione, amore e mia madre una casalinga con lavori saltuari. Una famiglia dove il messaggio del “posto fisso” era l’obbiettivo di ognuno, cosa che io non ho sempre condiviso, tanto che alla fine ho intrapreso la strada dell’imprenditoria. Sono una madre e ho due ragazzi di 21 che oggi collaborano con me.

Da bambina che lavoro volevi fare da grande?

Volevo fare la ballerina e l’avvocato. Negli anni mi hanno suggerito di fare politica, ma sinceramente è un mondo che non m’interessa, perché essendo una persona diretta, mi potrei trovare in disaccordo con il pensiero del partito in un determinato momento e non poterlo esprimere pubblicamente. Nella politica chi sale al potere va con tante buone intenzioni, però accade che deve scendere a compromessi e quindi tutte le buone intensioni vengono messe da parte. Io non sono così e non riuscirei a sentirmi me stessa.

Sei diventata un commerciale per la passione di parlare con le persone?

In verità sono sempre stata timida, poi mi sono avvicinata al Multilevel Marketing, in cui c’è bisogno di tanto te per poter sponsorizzare ciò che presenti e quindi mi sono messa in gioco. Ho fatto corsi di Marketing e Pubblicità. Parallelamente al lavoro in UPS (Corriere Espresso), ho aperto insieme al mio carissimo amico Daniele la mia prima azienda, la D.& P. Gemini. Volevamo realizzare qualcosa per noi, al di fuori del nostro “Posto Fisso”. L’azienda si occupava di forniture di shopper, nastri, etichette e tutto ciò che riguardava il packaging post-vendita.

Cosa ricordi dei tuoi inizi?

Entusiasmo no! Facevamo le nottate per capire come far crescere l’azienda, tanto che alla fine ci siamo riusciti. Poi siamo incappati in una truffa da centomila euro, un dramma! Non ci siamo abbattuti, io difficilmente mi do per vinta, cerco sempre di trovare la soluzione anche nella difficoltà e nella disperazione. Ci siamo messi a tavolino, abbiamo detto: “Questo è il nostro sogno”, nessuno ce lo deve togliere, nessuno si deve permettere di toglierci il sorriso e siamo andati avanti. L’azienda è andata avanti, fino a che è arrivato un momento in cui, con serenità ed educazione, abbiamo deciso di vivere la nostra imprenditoria ognuno per conto proprio. A quel punto io ho creato un’altra azienda e sono andata avanti, senza mai venir meno al mio sogno, malgrado le tante difficoltà che fino ad oggi ho incontrato.

Cosa significa essere mamma e imprenditrice?

Per me essere mamma è la realizzazione della mia essenza. Ho due gemelli di 21 anni, che sono il mio seguito, il prolungamento della mia mano, sono la mia vita e la mia famiglia, senza di loro oggi non mi sentirei così realizzata. Perché oggi mi sento una donna realizzata. Essere madre e imprenditrice è bello, perché loro sono con me nell’azienda, vedono tutti i giorni quello che sono le mie fatiche, i miei sacrifici, le mie gioie e le soddisfazioni.

Cosa ti fa svegliare la mattina un’ora prima rispetto agli altri?

Il mio senso di responsabilità, il senso del dovere nei confronti del cliente che mi ha dato fiducia, la soddisfazione del cliente per il mio lavoro, l’alzarmi la mattina contenta di averlo fatto. Parliamo della tua azienda partendo dal nome, perché Sessant8? Perché sono nata nel 1968, come anche la mia socia. La nostra azienda si occupa di forniture di abiti da lavoro, la divisa è l’immagine di ogni azienda e quindi è importante. Attraverso la divisa ci si può distinguere dai propri competitors, possiamo creare l’abito da lavoro unico per ogni occasione.

Tu cosa vuoi fare da grande?

Mi piacerebbe vedere la mia azienda sempre più grande e magari gestita dai miei figli. Lascerei fare a loro, ma sempre pronta ad intervenire, qualora avessero bisogno di un consiglio.

Un consiglio alle giovani donne che ti stanno leggendo?

Non datevi mai per vinte. Noi donne possiamo fare qualsiasi cosa, basta avere un progetto, un obiettivo, senza farsi condizionare dai “se” o dai “ma”. Possiamo portare avanti progetti come gli uomini e continuare ad essere mogli e madri, magari con più sacrificio, ma quello non ci ha mai spaventato. L’importante che qualsiasi cosa vogliamo realizzare sia nella nostra testa ben chiara sempre!

Patrizia io credo che l’aggettivo più adatto a descriverti è “determinata”. Grazie della piacevole chiacchierata che hai fatto con noi.

Grazie a voi.

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