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Borrelli Francesco Emilio

Giornalismo e politica sono state le tue prime passioni?

A dire il vero, la mia prima passione è stata fere il DJ, suc- cessivamente, al Liceo Geno- vesi ai tempi della “Pantera”, è iniziata la prima esperienza politica con l’“Associazione Studenti Napoletani contro la Camorra” di cui sono stato uno dei fondatori. Contempo- raneamente facevo le serate come Dj e il disegnatore di fu- metti collaborando con “Frigi- daire” e conoscendo Andrea Pazienza, che è stato la per- sona cui maggiormente mi sono ispirato dal punto di vista artistico. A 18 anni mi sono iscritto ai Verdi e ho comin- ciato nel ‘98 come giornalista pubblicista, quindi nel 2006 sono diventato giornalista professionista.

La tua attività politica è legata sempre allo stesso partito, quali sono i valori che ti legano ai Verdi?

Ho sempre ritenuto fonda- mentale la tutela dell’am- biente. Parte della mia famiglia è originaria di Ischia e nel vedere luoghi della mia infanzia devastati, desertifi- cati, cementificati, inquinati subito è scattata la determi- nazione di difendere il territo- rio e l’ambiente che va di pari passo con la mia visione di legalità. Non sono né un giu- stizialista né un moralista, anzi, sono profondamente li- bertario: sono a favore della libertà di sesso e di religione, sono a favore della legalizza- zione delle droghe leggere, a

favore della tassazione della prostituzione, sono a favore del “contratto di fine vita”, ri- spetto tutti e le idee di tutti. Però il rispetto del prossimo parte dal rispetto delle re- gole: l’idea che la libertà sia anarchia è una cialtronata, specchio dei tempi che vi- viamo. Senza legalità non c’è prospettiva futura nel nostro terrritorio.

Tu non fai solo attività politica ma una vera e propria ribellione sociale rispetto alle cose che non vanno bene a Napoli (e non solo). Questa è una rispo- sta al tuo essere napoletano o è insita nel tuo carattere?

La mia famiglia ha una doppia estrazione sociale, profonda- mente proletaria con enormi valori etici da parte di padre e altolocata da parte di madre. Da mia madre, originaria di Itri, deriva la mia discendenza dal brigante Fra’ Diavolo. La mia ansia di giustizia nasce dalla fusione di questi due mondi e dalla mia prove- nienza dal Pallonetto di S. Lucia e dal vivere quotidiana- mente quel mondo.

Al cuore pulsante di questa città, i giovani che vogliono in- traprendere una carriera poli- tica che tende a migliorare la città, cosa consiglieresti? Consiglio di coltivare passioni e hobby ed è importante darsi autodisciplina. Bisogna leg- gere ed approfondire le noti- zie, non limitarsi ai titoli da social. Bisogna studiare ed approfondire.

Francesco noi per IBC incon- triamo persone che nella vita ce l’hanno fatta e tu sei sicura- mente tra queste, tu fai di una battaglia civile un esempio per migliorare le condizioni non solo dei poveri, ma anche dei giovani, di chi cerca lavoro one- stamente e le persone ti sti- mano e ti vogliono bene. Come dimostrano le Elezioni Regio- nali e le Elezioni Politiche.

Ho sicuramente ottenuto un grande riscontro di voti e con- sensi, ma purtroppo non si tratta di una posizione forte. Sono entrato in Parlamento e questo è un risultato di cui sono contento, ma il mio obiet- tivo è lasciare un segno cam- biando la società che è ancora lontano dall’essere centrato. Per cambiare le cose c’è biso- gno di una società più equa e più giusta, dove il delinquente è un rejetto. Io sono contento e soddisfatto del sostegno di una parte della cittadinanza, ma dobbiamo dire che in questo momento siamo una parte mi- noritaria. Aspiriamo a diven- tare maggioranza.

Ci hai parlato del tuo passato da fumettista, se ti chiedessi di disegnare un albero di Natale e nelle palle dovessi inse- rire delle cose che vorresti fare per la città cosa ci sa- rebbe?

La pulizia di tutte le caditoie della città; la ripavimentazione delle aree più importanti; con- corsi pubblici per i giovani per permettergli di rimanere nel territorio; disegnerei la città che immagino nel futuro senza omaggi di qualsiasi tipo ad esponenti della criminalità e che abbia un forte senso civico comune e quotidiano; la ria- pertura dei parchi donando alla città il verde.

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