0

Cannata Antonella

Antonella cosa volevi fare da piccola?

Come tutti i bambini, la modella l’attrice la ballerina… coltivavo ed erano tutti sogni

Come hai scelto questo lavoro?

Era un lavoro di famiglia e poi la luce mi ha sempre appassionata. Perché la luce è energia, è emozione e adesso che c’è la possibilità di creare delle scene di luci ed emozioni con la luce, mi piace ancora di più

Possiamo dire che la tua sensibilità di animo si rispecchia molto in questo lavoro?

Io metto nel mio lavoro la mia emotività e questo forse mi da un vantaggio competitivo. Trasmetto la mia energia ed emozione quando presento un progetto, Il cliente non accetta il concept ma la carica emotiva ed il racconto dell’emozione che andrò a creare con le varie scene di luce che portano avanti il progetto che ho in mente.

Quanto si può essere romantici con la luce?

Tantissimo, la luce influisce sull’umore e può cambirea la percezione sia degli oggetti che delle situazioni. Una serata a luce dii candela o con una luce bianca fredda ti cambia l’emotività del momento.

Quanto è importante essere informati sulle abitudini di vita della clientela per progettare l’illuminazione della casa?

Molti amano la luce calda altri la luce bianca naturale. Io prima tengo conto del gusto del cliente, poi dell’architettura della casa, quindi creo scene di luce differenti per i vari orari della giornata, quindi rendo confortevoli gli ambienti a seconda delle loro necessità.

Quanto è importante l’aggiornamento nel tuo lavoro?

È fondamentale, perché nel mio settore c’è stata un’evoluzione delle fonti luminose ed anche delle tecnologie che le accompagnano. Non solo i led, dunque, ma anche tutto ciò che li muove: driver e domotica per i quali l’aggiornamento è fondamentale. L’impianto va studiato, dimensionato e realizzato ed il corpo illuminante è la scena finale, l’elemento decorativo che chiude il progetto.

C’è un modello a cui ti sei ispirata?

No, sono andata avanti con resilienza, momento per momento, difficoltà dopo difficoltà. Credo che la forza ce l’abbiamo in noi e la tiriamo fuori di fronte alle difficoltà. Abbiamo tanta forza quanto grande è la difficoltà del momento. Sono riuscita ad andare avanti e creare uno step successivo. Avevo un progetto di vita da portare avanti, il più importante essere madre. Ci sono state evoluzioni positive e negative nell’ambito del “progetto famiglia” ed io mi sono presa le mie responsabilità lavorando e portando i soldi a casa.

Qual è stato il momento di maggior difficoltà che hai affrontato?

Sicuramente la depressione che è una bestia nera che non auguro a nessuno e da cui si può venire fuori; la separazione e una catastrofe finanziaria alla quale ho fatto fronte e sono andata avanti. La forza l’ho trovata nei figli e negli amici, nel mio avvocato, Marco Cocilovo, che è stato sostegno morale e grande aiuto nella risoluzione dei problemi. Si può uscire anche dalla situazione più terribile se qualcuno crede in te; la sinergia e la forza che si può trovare nelle persone fa di noi individui migliori.

Se incontrassi una piccola Antonella, cosa le consiglieresti?

Di studiare tantissimo, continuare università, andare oltre, viaggiare tantissimo, non fermarsi al suo piccolo box ed uscire dai propri confini territoriali e mentali, crescere ed evolvere uscendo dalla propria comfort-zone.

Cosa vuoi fare da grande?

Andare avanti nella mia professione, evolvermi e migliorarmi nel settore dell’illuminotecnica.

Cosa vorresti per i tuoi figli?

Che studiassero, andassero fuori a confrontarsi con altre realtà e facessero tante esperienze all’estero.

Se dovessi descrivere l’anima della tua azienda?

L’anima della mia azienda, purtroppo sono solo io, tanta energia tanta tenacia tanta resilienza. Una persona che ha lottato e lotta tutti i giorni, che mette tanta emotività in tutto quel che fa e che, alla fine, ce la fa.

Cosa consiglieresti a chi, come te, vuole affermarsi nel mondo del lavoro?

Studiare tantissimo e fare molta attenzione perché fare impresa in Italia è molto difficile, le istituzioni non ci sono amiche, e nel nostro territorio, al sud, è ancora più complicato.

Davanti uno specchio cosa ti diresti?

Resisti e vai avanti. Per i tuoi figli ma soprattutto per te stessa perché hai dato tanto ed adesso hai diritto ad avere una vita tua.
Un messaggio per gli imprenditori
Siate tenaci, resilienti, attenti, badate ai particolari e alle sfumature.

Lascia un commento

Scroll to top