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Arcone Annarita

Annarita tu sei una donna realizzata, broker immobiliare in REMAX Eccellenze. Ma da bambina quale era il tuo sogno?

Volevo diventare suora, forse perché avevo una zia, alla quale sono molto legata, che era in convento. Sono sempre stata molto vicino alla Chiesa ed anche oggi faccio tante attività di volontariato. M’immaginavo così. Poi ovviamente le cose sono cambiate. Mi sono fidanzata come tante ragazze da giovane a 15 anni e c’è stata la lotta con i genitori che non volevano, sono stata fidanzata per 10 anni e poi sono successe tante altre cose. Per quanto riguarda gli studi ho iniziato con il diploma di magistrale. Il mio percorso doveva essere quello dell’insegnamento perché per la famiglia era la cosa migliore. Come donna avrei dotuto avere il posto fisso, crescere i figli ed essere una buona moglie. Ma mi sono ribellata in qualche modo perché le cose mi sono state un po’ imposte. Mi sono diplomata all’ISEF e contemporaneamente ho fatto l’anno integrativo alle magistrali. Non ero ancora contenta perché non volevo insegnare e mio fratello mi chiese di aiutarlo nella sua attività. Era un giovane ragioniere che aveva deciso di aprire uno studio suo e mi chiese di dargli una mano prima del diploma e le cose sono andate bene. Ma non mi sentivo completa per quel lavoro e così la mattina lavoravo e poi andavo a fare il corso serale e mi sono diplomata anche come ragioniera.

Quindi hai avuto un’esperienza formativa enorme.

Sì ho fatto tante cose.

Il tuo primo lavoro?

La Dog-sitter. Ho fatto tanti lavori perché mi piace lavorare. Oggi faccio quello che mi piace, avere il rapporto con le persone e soprattutto avere il rapporto con i consulenti per aiutarli a migliorare la qualità della loro vita ed aiutarli in questo settore e mi piace che loro imparino questa attività in questa azienda. Ci sono tante aziende immobiliari, ma Remax è quella che ti dà la giusta preparazione, l’etica, la professionalità.

In Remax avete una vera e propria “Carta dei Valori”

Quando firmiamo il contratto con Remax c’è un allegato, con codice di etica professionale. Sono 39 articoli che disciplinano l’etica professionale con i colleghi per la collaborazione e con i clienti, sia acquirente che venditore. Essere chiari ed essere leali, questo mi piace trasmettere ai colleghi per farli crescere, per far si che questa poi diventi la loro attività per la vita. Molti entrano, ma poi non sanno, non vengono seguiti bene, invece, se tu glielo spieghi capiscono che può essere un’attività di quelle che ti dà soddisfazione economica e professionale.

In qualche modo hai preso il meglio dell’attività dell’insegnamento e lo hai riportato nel tuo lavoro.

Dopo tanto tempo sì, anche perché io sono da 10 anni in Remax e ho iniziato come consulente immobiliare. Ho fatto la famosa gavetta. Sono stata Team Leader, Consulente Immobiliare, Team Leader premiata, sono stata nei Top 50, Cento per cento Club, insomma ho avuto un bel po’ di soddisfazioni.

Cosa ricordi dei tuoi inizi?

Sicuramente i sacrifici. Nessun risultato si ottiene facilmente. Ho dimenticato tra l’altro, di dirti un’altra cosa. Dopo l’esperienza con mio fratello come Consulente di Commercialista, sono entrata nel mondo finanziario e lì ci sono stata 10 anni. Ho iniziato come Consulente Mutui e poi sono diventato il responsabile di un ufficio mio.

Voi sostenete questo progetto in collaborazione con la Federico II, perché uno studente dovrebbe interessarsi al mondo immobiliare e, in particolare, proprio a Remax Eccellenze?

Proprio per quello che ti dicevo prima. Il mondo immobiliare non è soltanto la vendita della casa. Perché noi non vendiamo le case, noi abbiamo rapporti con le persone, con le famiglie, con la vita delle persone. E quindi non è il vendere la casa, ma dietro questo gira l’aspetto psicologico di chi è di fronte, perché lo si deve aiutare, in un momento di fortissimo stress, a realizzare un sogno. Perché devi imparare a poter promuovere un prodotto, devi imparare a collaborare e quindi avere a che fare con qualcuno che fa il tuo stesso lavoro e a poter gestire il rapporto con il suo cliente e con il tuo cliente. Ci sono talmente tante di quelle cose che devi imparare, che sono affascinanti e che ti danno una formazione.

Cosa farai da grande?

Cosa farò da grande? Il Broker. Per chi non lo sapesse, il Broker ha il compito di creare e gestire un’azienda che possa dare ai consulenti l’opportunità di poter lavorare serenamente con l’affiancamento e con tutto quello che gira intorno alla vendita di un immobile.

Quindi è come se tu fossi un’allenatrice di una squadra che deve tutta quanta insieme vincere il campionato?

Mi piace questa cosa. Sì. Sì.

A chi diresti grazie?

Prima di tutto, a mio fratello che purtroppo non c’è più. Perché? Perché fin da ragazza mi ha dato questo sprint dicendo “ce la fai, vai che ce la fai”. Dico sempre che la pacca sulla spalla è una cosa che aiuta. Non il “va bene però” ma il “ce la puoi fare” è una cosa che ti fa crescere bene. E poi a Giovanni Pascarella.

Quanto ha influito il fatto che tu sia donna all’interno del mondo lavorativo?

Beh, noi donne abbiamo una marcia in più, non voglio essere femminista, non lo sono mai stata, ma abbiamo una marcia in più perché siamo più accoglienti. Abbiamo la possibilità di poter gestire più cose contemporaneamente senza nulla togliere ai maschietti, di cui si dice che possono pensare ad una cosa sola.

Hai accennato al tuo volontariato, ce ne parli?

Sono un pagliaccio, faccio anche spettacoli di animazione per i bambini a fianco di amiche che lo fanno per lavoro soprattutto per ragazzi disabili. Inoltre accompagno i bambini a Lourdes con il treno bianco.

Se tu dovessi fare un augurio ai tuoi collaboratori quale sarebbe?

Quello di salire sul palco della Convention, che è una delle più grandi emozioni, è il dire “dopo tutto un anno ce l’ho fatta” e condividerla con con tutto il mondo Remax e incontrare il presidente
Chiudiamo questa intervista con un messaggio i ragazzi della Federico II.
Impegno e sacrificio e scegliere il lavoro che ti fa stare bene.

Se dovessi donare ai lettori del Roma, il segreto del tuo successo, quale sarebbe?

Credo che l’essere sempre leali sia vincente per poter guardare le persone negli occhi e camminare a testa alta. Gli errori si fanno e si faranno sempre nella vita, accettarli e magari imparare anche a chiedere scusa.

Grazie Annarita per le emozioni di questa bella intervista.

Grazie a voi.

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