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Natale Marco

Benvenuto Marco
Benvenuti a voi e grazie.

Da bambino che lavoro sognavi di fare?
Sognavo di fare il tassista perché mi piaceva moltissimo guidare. A soli 6 anni mio Nonno mi faceva guidare la sua auto e giravo solo il volante perché non arrivava ai pedali. La passione per l’auto è rimasta e ogni tanto vado in pista con moto e auto a sfogare un po’ e avere un po’ di adrenalina.

Che ricordi hai di quei giorni con tuo nonno?
Ricordi bellissimi, l’ho perso quando ero ancora piccolo e ho solo ricordi positivi perché mi ha insegnato tante cose, come mio padre, erano molto sincronizzati .

Cosa ti hanno insegnato, quali valori?
Mi devo focalizzare su mio padre, l’ho perso da poco, sono cresciuto in una famiglia unita e lui è stato il mio punto di riferimento. Mi ha insegnato valori come la lealtà, l’onestà e la perseveranza. Ha dedicato la sua intera vita al lavoro e alla famiglia e mi ha insegnato che cos’è la determinazione.

Quale corso di studi hai scelto?
Ho iniziato a studiare a Fisciano Scienze Matematiche Fisiche Naturali. Quando studi all’Università il problema è che soprattutto sulla tecnologia che corre molto veloce, devi restare sempre aggiornato. Io non ho completato gli studi, ma quello che ho studiato, soprattutto i primi anni, l’ho dovuto ristudiare e ho dovuto fare altri corsi integrativi dopo. Tutt’ora dedico almeno 4-5 giorni al mese per cercare di capire quali sono le nuove tecnologie, per aggiornarmi e per studiare continuamente.

L’università ti ha insegnato un metodo in base al quale attingere la formazione o questa regola te la sei data da solo?
In realtà il metodo l’ho capito da poco ed è che quando segui un corso o quando studi qualcosa devi assolutamente fare pratica. La teoria la impari e dopo un po’ la dimentichi ma se invece metti in pratica subito quello che impari cambia tutto. Quando nel mio team impariamo un nuovo framework o una nuova tecnologia e abbiamo un obiettivo di un software anche complesso lo applichiamo subito a quello che dobbiamo fare.

Nella tua infanzia hai visto emergere due aziende incredibili che poi sono diventate due aziende mondiali, la Apple e la Microsoft. Le storie di Bill Gates e di Steve Jobs ti hanno in qualche modo orientato?
Spero di non essere querelato per questa risposta però in realtà la Microsoft mi spinge a un metodo e un controllo molto accurato quando andiamo a realizzare dei software per non incappare nelle negatività dei vari Windows e prodotti Microsoft. L’usabilità del nuovo Office è il contrario di quello che facciamo noi, l’intuitività di un’interfaccia credo sia completamente all’opposto di quello che studiano lì in Microsoft, almeno per quei software che ho visto io.

Quindi sei più della scuola Jobs?
La semplicità e l’intuitività sono fondamentali, puoi realizzare il miglior software del mondo ma se non viene utilizzato e se non sai cosa utilizzare non serve a nulla .

Che cos’è Tecnoside?
Tecnoside è una startup innovativa, nonostante già da qualche anno avessi realizzato software con Intelligenza Artificiale è un qualcosa di completamente innovativo. Andiamo a realizzare sia hardware che software con Intelligenza Artificiale, entriamo nelle aziende, cerchiamo di capire come velocizzare i processi e creiamo strumenti per aiutare le persone a velocizzare il loro lavoro. Quando entriamo in un’azienda a volte sono un po’ scettici ma quando facciamo vedere delle piccole demo oppure realizziamo qualcosa appositamente per loro si ricredono.

Nel tuo lavoro si parla di software, si parla di macchine, ma in realtà quanto amore ci vuole?
Secondo me è fondamentale. Ovviamente è giustissimo avere un ritorno economico ma se non c’è passione il lavoro diventa un compito da realizzare fine a se stesso, con la passione tu superi il limite di quello che può essere il tuo lavoro e vai a realizzare delle cose per anticipare anche obiettivi futuri già nel primo step.

Tu dai fiducia ai membri del tuo team per avere il meglio da loro?
Molti programmatori chiedono di lavorare da remoto ed è giusto che sia così. Altre società sono legate ad una mentalità un po’ antica perché molti imprenditori vogliono “controllare” i loro dipendenti vedendoli in ufficio, ma io, da programmatore, so benissimo che quando lavori da remoto sei molto più concentrato. Noi andiamo a fiducia come loro si fidano di noi e della nostra crescita. Noi al momento non siamo grandissimi, stiamo avendo una grandissima esplosione, ma non siamo Apple o Microsoft. Chi ci dà fiducia e viene a lavorare con noi, noi la ricambiamo apertamente.

In che modo l’Intelligenza Artificiale diventa strumento di lavoro e come i giovani e i meno giovani possono formarsi per utilizzare questi nuovi sistemi produttivi e gestionali?
Il lavoro del programmatore di IA in realtà potrebbe avere uno sbocco soprattutto al Sud perché tu puoi rimanere nella tua zona di comfort quello che è l’ufficio, la casa eccetera e lavorare in tutto il mondo.

Sui media si parla in modo allarmistico dell’IA vista come un pericolo.
Un pericolo può esserci perché con l’automazione e con l’IA perchè questa impara dalle proprie azioni. Allenando un modello e facendo una serie di cose noi abbiamo un computer che può fare le stesse identiche cose che possiamo fare noi e perciò prima o poi molti lavori verranno affidati alle macchine. Bisogna anticipare i tempi e non dobbiamo arrivare al punto in cui abbiamo dei disastri con i lavoratori

Quanto è importante darsi delle scadenze e avere l’obiettivo chiaro?
All’inizio non lo facevo ed era un disastro. Bisogna assolutamente avere un metodo per darsi delle scadenze, fissare un momento in cui fare una determinata cosa e avere una timeline per capire la priorità e l’importanza e il tempo da dedicarle.

Diventare padre come ha cambiato il tuo modo di vivere da programmatore all’interno di un contesto familiare?
è stato un evento molto particolare, quando ho visto per la prima volta mia figlia ho sentito qualcosa di indescrivibile ed ho pianto di gioia per almeno 15 minuti e lì ho avuto un boost incredibile e ho capito che dovevo accelerare le potenzialità. Dalla nascita di mia figlia non ci sono più degli obiettivi a breve termine ma una determinazione, una corsa continua che mi porta ad avere un obiettivo finale da raggiungere, diciamo che cerco di dare il massimo.

La realizzazione personale passa dall’aiutare gli altri a rendere loro la vita più semplice?
Il software è questo che fa, ti semplifica e ti velocizza aiutando le persone a ritagliarsi i tempi e non buttarli, a fare sempre cose ripetitive. Le persone che usano i nostri software possono massimizzare e utilizzare il tempo che è l’unica risorsa che non può essere comprata.

Cosa vorrai fare da grande?
Io penso che questo sarà il nostro futuro per tanto tempo. Dico nostro per tutta la squadra, non solo per me.

Grazie Marco.
Grazie a voi.

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